come funziona

L’amniocentesi è un test di diagnosi prenatale. Il liquido amniotico viene analizzato per identificare, ove presenti, anomalie cromosomiche e di conseguenza le patologie genetiche ad esse correlate, tra le quali la sindrome di Down (trisomia 21), la sindrome di Edward (trisomia 18), la sindrome di Patau (trisomia 13), Sindrome di Turner (monosomia X), la fibrosi cistica, Spina Bifida, anencefalia, e la malattia di Tay-Sachs.
Questo tipo di diagnosi prenatale è spesso raccomandato dai genetisti e dai ginecologi per le donne al di sopra dei 35 anni e per le donne con gravidanze ad rischio.
Biocell Center offre un servizio di crioconservazione di una parte del liquido amniotico prelevato, preservando le cellule in esso contenute. Nessun cambiamento risulta necessario nella procedura standard di amniocentesi, infatti il metodo di raccolta è molto semplice e non modifica le metodologie operative dell’amniocentesi: possono infatti essere destinati a crioconservazione i primi tre millilitri di liquido amniotico che generalmente vengono gettati in quanto non utili per le analisi genetiche.
Il ginecologo, già fornito del kit contenente le istruzioni e le provette sterili, inserisce il primo liquido amniotico prelevato nella provetta, seguendo le istruzioni tecniche fornite; la provetta, sigillata in un contenitore di sicurezza, viene inviata ai laboratori di Biocell Center.
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